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Niente pose, solo racconti.
Non chiedo mai di guardare in camera.
Non ti dico dove mettere le mani, o quando sorridere.
Perché le emozioni vere non si comandano. Si osservano. Si rispettano.
E si raccontano per quello che sono: spontanee, imperfette, autentiche.
Il mio lavoro non è costruire una scena.
È esserci quando accade davvero.
Perché in un matrimonio, i momenti più belli…
non sono quelli che programmi,
ma quelli che succedono quando ti dimentichi dell’obiettivo.

Tutto era luce. E loro brillavano.
Nessun filtro, nessuna posa.
Solo il colore vero di un momento che non si ripete.
Il silenzio di uno sguardo.
Niente parole, niente rumore.
Solo due occhi che si scelgono… per sempre.

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